Per chi soffre d’insonnia o ha difficoltà a dormire, l’attività fisica può essere un aiuto molto importante: come fare sport per migliorare il riposo.
L’estate, il caldo, la difficoltà a dormire spesso vanno di pari passo o è semplicemente un problema che si protrae da tempo e a cui in molti non riescono a mettere una pezza. Resta il fatto che sono sempre più gli italiani che soffrono d’insonnia e per motivi spesso molto diversi tra di loro.
In alcuni casi, lo stress è la causa dominante, altre volte sono le abitudini giornaliere che inficiano il circolo sonno-veglia e modificarle potrebbe aiutare a uscire da una situazione che impatta irrimediabilmente su tutti gli impegni quotidiani. Per questo l’alimentazione e lo sport posso essere molto importanti anche per un buon sonno notturno.
Tra i tantissimi benefici che l’attività fisica ha per il nostro organismo, dal miglioramento della salute cardiaca al mantenimento del giusto peso forma, c’è anche un accrescimento delle possibilità di avere un buon riposo, dovuto essenzialmente alla produzione ormonale corretta e al rilascio di sostanze naturali che favoriscono il rilassamento. Ma vediamo nel dettaglio le modalità e come praticare sport per avere in risposta grandi benefici.
Uno studio internazionale voleva indagare quanto l’attività fisica impattasse sul sonno in un periodo di dieci anni e i risultati sono stati sorprendenti: bastano due o tre sedute di allenamento a settimana per dormire meglio e, di conseguenza, contrastare l’insonnia. Il lavoro del British Medical Journal ha coinvolto 4400 partecipanti di varie età, equamente divisi tra uomini e donne e provenienti da 21 diversi centri di nove Paesi europei. La raccolta dati si è basata sulla compilazione di questionari periodici.
Chi ha mantenuto nel tempo uno stile di vita sano e si è allenato per almeno 2-3 volte al settimana ha avuto il 42% in meno di probabilità di avere difficoltà ad addormentarsi e circa la stessa percentuale in meno di provare sintomi di insonnia notturna. Chi si è mantenuto attivo ha anche ottenuto il 55% di probabilità di mantenere un sonno normale.
Ma ci sono comunque delle accortezze da avere per ottenere i massimi risultati. È consigliato non praticare sport di sera, perché la produzione di cortisolo generata dall’allenamento può interferire con la melatonina, che conduce a un sonno lieto. Ciò vuol dire che la mattina o il primo pomeriggio è il momento ideale per avere i massimi benefici sul ritmo sonno-veglia e contrastare risvegli notturni o difficoltà nel prendere sonno. Già nelle prime settimane, se avete una vita sedentaria, potreste notare enormi miglioramenti.
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