Il mal di schiena non è sempre da sottovalutare, anzi il dolore può nascondere una spiacevole sorpresa per il paziente: bisogna fare attenzione.
La schiena può risentire di molte attività quotidiane e il dolore è la prima manifestazione di qualcosa che non va. Può succedere dopo uno sforzo particolarmente intenso, dopo aver scaricato il peso in maniera sbagliata durante all’allenamento o banalmente per aver assunto posizioni via via sempre più scorrette e per cui il nostro corpo ci sta facendo pagare un prezzo salato.
Certo, il problema potrebbe essere risolto in poco tempo grazie all’utilizzo di antinfiammatori per bocca o ad azione locale o semplicemente attraverso il riposo. Ma in alcuni casi, la situazione potrebbe essere decisamente più delicata e c’è bisogno di andare immediatamente a controllo dal proprio medico di base, che poi indirizzerà dallo specialista ortopedico o, nei casi più gravi, dall’oncologo.
Sì, perché se il dolore è localizzato in una determinata zona del dorso, a quel punto potrebbe trattarsi addirittura di un tumore. Ma vediamo di quali casi si tratta e come bisogna agire per cercare di non avere le ricadute più gravi possibili.
Il mal di schiena può anche essere segno di un tumore: cosa bisogna fare
È bene sottolineare che, nella maggior parte dei casi, il mal di schiena è idiopatico e non nasconde di per sé patologie più gravi. Ma se il dolore persiste da oltre tre settimane e non risponde alle cure farmacologiche e fisioterapiche, lo specialista potrebbe prescrivere controlli più approfondire ed escludere che non si tratti di una metastasi vertebrale.
Si tratta di un tumore secondario che si forma a partire dal passaggio delle cellule tumorali nel sangue, che poi possono aggredire anche le ossa. Quest’ultime, non a caso, sono sede di diverse metastasi e meritano grande attenzione da parte dell’oncologo.
Oltre al dolore, altri sintomi possono essere problemi agli arti superiori o inferiori o altri deficit neurologici, nel caso in cui il tumore dovesse intaccare il midollo spinale. Si procede con gli esami strumentali, dall’RX alla TC, e se dovesse emergere effettivamente la presenza del tumore, allora il paziente verrà sottoposto in tempi brevi a chemioterapie, radioterapie, immunoterapie o operazione chirurgica, in base alla localizzazione, l’invasione dei tessuti circostanze e la gravità del caso. Insomma, stai attento se avverti il dolore.
